...Riassunto: Le risorse umane persone, relazioni e valore di Giovanni Costa e Martina Gianecchini Cap. 6 LE PERSONE GIUSTE AL POSTO GIUSTO con le attività di reclutamento e selezione l'impresa mette a confronto il fabbisogno aziendale con i mercati del lavoro, al fine di individuare le persone con un profilo coerente con la propria strategia di business, cioè in possesso delle competenze professionali e comportamentali necessarie, e quindi in grado di apportare individualmente e collettivamente, un contributo agli obiettivi aziendali. Individuare le persone giuste non è né semplice né automatico. 6.1 il processo di assunzione il processo di assunzione comincia nel momento in cui l'impresa avverte la necessità di adeguare il proprio organico alle necessità della strategia o al fabbisogno segnalato dalle attività di programmazione del personale. L'inserimento di nuove persone dovrebbe essere progettato in una logica di continuità. Numerosi sono però gli ostacoli a una programmazione di politiche di assunzione di lungo periodo: * cambiamenti organizzativi: che spingono verso una veloce evoluzione dei ruoli delle competenze * cambiamenti nei mercati: che accelerano i tipi di obsolescenza delle competenze distintive * cambiamenti normativi: che agendo sulle regole dei contratti modificano le logiche organizzative. Chi inserire in azienda? la risposta implica uno sforzo sia in termini di caratteristiche del ruolo da ricoprire (job description), sia in termini di tratti comportamentali...
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...Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane Prof. Stefano Paneforte Anno Accademico 2008/2009 (II canale) ESERCITAZIONE "LA SOCIETA’ DELTA S.PA.”- 1^PARTE “DALL’ANALISI DEL BUSINESS ALLA PIANIFICAZIONE DELLE RISORSE UMANE" ESERCITAZIONE "LA DELTA S.P.A " - 1° PARTE Esercitazione: “LA DELTA S.P.A" PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA Delta S.p.A è uno dei principali operatori italiani nel settore dell’lnformation & Communication Technology. Nata nel 1980 è attiva nello sviluppo e fornitura di applicazioni software, soluzioni internet, servizi Ict destinati a segmenti verticali dei suoi quattro mercati di riferimento: Banche & Finanza, Imprese, Pubblica Amministrazione, Ambiente. Delta S.p.A è all’avanguardia nella consulenza e nell’integrazione di soluzioni gestionali ed è il partner di riferimento di oltre 300 aziende, a cui offre una vasta gamma di servizi mirati per tipologia e mercato. DATI ECONOMICI Il fatturato 2000 di Delta è stato di 280 miliardi, pari ad un valore della produzione di 144,6 milioni di Euro (+31% rispetto al 1999). Il secondo semestre 2002 si è chiuso con un valore della produzione di 80,4 milioni di Euro, +40% rispetto al primo semestre 2000. Le previsioni per il 2003 sono altrettanto ottimiste in termini economici, anche per l’imminente quotazione in borsa. Circa il 10-15% del fatturato annuo è destinato ad attività di Ricerca & Sviluppo e negli ultimi tre anni il 5% del fatturato viene utilizzato per la formazione tecnica. MISSION ...
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...POLITECNICO DI MILANO SCUOLA DI INGEGNERIA DEI SISTEMI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA GESTIONALE LE INIZIATIVE INTRANET: ANALISI DELLO STATO ATTUALE E DELLE PROSPETTIVE FUTURE NEL SETTORE BANCARIO ITALIANO Relatore: Prof. Mariano Corso Correlatore: Ing. Fiorella Crespi Tesi di laurea di: Germano Mangia 767184 Federico Migliorini 765984 Anno Accademico 2011-2012 II Indice INDICE INDICE DELLE FIGURE INDICE DELLE TABELLE ABSTRACT SOMMARIO 1 IL CONTESTO MACROECONOMICO DI RIFERIMENTO 1.1 La difficile situazione attuale: quadro macroeconomico 1.2 La dinamica della crisi finanziaria internazionale VI IX X XI 1 1 3 2 IL SISTEMA BANCARIO ITALIANO 2.1 L’evoluzione del sistema bancario italiano negli ultimi vent’anni: il processo di concentrazione 2.2 Il sistema Bancario italiano attuale 2.3 Le caratteristiche del sistema bancario italiano 2.4 La Normativa bancaria 2.5 I Trend futuri 6 6 10 14 19 26 3 IL RUOLO DELL’ICT IN BANCA 3.1 Il ruolo dell’ICT nelle organizzazioni 3.2 Il mercato italiano dell’ICT 3.3 Il ruolo dell’ICT nelle banche italiane 31 31 33 40 4 LA INTRANET 4.1 Definizione di Intranet 4.2 I modelli di Intranet 4.3 Le funzionalità supportate dai modelli di Intranet 4.4 La Governance della Intranet 4.5 L’evoluzione della Intranet 4.6 Verso il Virtual Workspace 4.7 L’Intranet 2.0 4.8 L’Enterprise 2.0 71 71 73 74 75 78 79 84 85 5 GLI AMBITI DI INNOVAZIONE 5.1 L’ Unified Communication and Collaboration...
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...RIASSUNTO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE – LIBRO DI TESTO: L’ANALISI STRATEGICA PER LE DECISIONI AZIENDALI R. GRANT EDIZIONE 2011 CAPITOLO 1 IL CONCETTO DI STRATEGIA Diverse definizioni di strategia 1. La strategia è lo strumento usato dagli individui e organizzazioni per raggiungere i propri obiettivi; 2. Si definisce strategia la determinazione delle finalità e degli obiettivi di lungo periodo di un’ impresa e attuazione delle linee di condotta e allocazione delle risorse necessarie alla realizzazione di tali obiettivi. 3. La strategia è il piano complessivo per lo spiegamento di risorse necessarie a conseguire una posizione di vantaggio sulle altre imprese. 4. Strategia competitiva vuol dire differenziarsi. Vuol dire scegliere deliberatamente un diverso insieme di attività per generare un esclusiva combinazione di valore ( M.Porter) L’essenza della strategia, dunque, consiste nell’effettuare scelte. Affinché una strategia sia di successo è necessario: ▪ Obiettivi siano semplici, coerenti e a lungo termine; ▪ Profonda comprensione dell’ambiente competitivo; ▪ Valutazione obiettiva delle risorse; ▪ Implementazione efficace La strategia ha il ruolo di collegare l’impresa (obiettivi e valori, Risorse e competenze, Struttura e sistemi organizzativi) con l’ambiente settoriale (Concorrenti, Clienti, Fornitori) in cui opera. Le scelte strategiche possono essere ridotte a due questioni fondamentali: Dove competere? Come competere...
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...Esternamente, avevamo di fronte un'economia mondiale che sarebbe stata caratterizzata da una crescita più lenta con forti concorrenti che cercavano di conquistare una "fetta della torta" sempre più piccola. Internamente, la nostra sfida era ancora maggiore. Dovevamo trovare un modo per combinare il potere, le risorse e le capacità di una grande azienda con l'agilità, lo spirito e la forza di una piccola società.1 (John F. Welch, Jr., Chairman e CEO General Electric Company) Ed Johnson, responsabile dei Servizi Finanziari Riuniti della General Electric Canada, analizzò i risultati del sondaggio sulle motivazioni degli impiegati della sua unità. Durante gli ultimi tre anni aveva diretto la riprogettazione dei servizi finanziari, amministrativi, servizi di supporto e di information technology da una struttura decentrata e gerarchica a una struttura centralizzata organizzata in team autoregolati. A fronte della eliminazione di due livelli organizzativi e di una riduzione degli impiegati del 40%, la produttività e la qualità del lavoro erano migliorati. L’obiettivo della riprogettazione era di sviluppare un’organizzazione che combinasse le economie di scala e le risorse di una grande azienda con la flessibilità, la creatività e la motivazione di una azienda piccola e imprenditoriale. Quando Johnson analizzò i risultati del sondaggio, capì i vantaggi che erano stati raggiunti e le aree su cui bisognava focalizzarsi maggiormente. Egli capì che la successiva fase della riprogettazione...
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...Cap.1 Verso una nuova organizzazione delle imprese? Spazio, tempo e movimento Strumenti organizzativi di coordinamento e controllo dell’attività umana. Henry Ford e la produzione di massa Henry Ford – Cambiamento tecnico del processo produttivo. Avvia la prima linea continua di assemblaggio grazie ad un approccio all’ingegnerizzazione del processo basato sulla standardizzazione dei compiti e sulla serialità della linea produttiva. Il vantaggio dell’efficienza derivava da: 1. Aumento della produttività del lavoro: capacità della linea continua di realizzare una quantità di output per unità di tempo che, alla parità di lavoro umano, aumentava sensibilmente; 2. Possibilità di ottenere enormi economie di scala: i costi fissi potevano esse ripartiti su una grande quantità di prodotti realizzati perciò di pesare mediamente di meno sul costo di un prodotto unitario. Frederick Taylor - Cambiamento nell’organizzazione del lavoro e negli strumenti gestionali. Principi dello scientific management: 1. Produzione di conoscenza sulle tecniche e sui processi di lavoro. Il lavoro andava studiato secondo un approccio scientifico, cioè, lo studio di tempi e movimenti (one best way); 2. Selezione scientifica degli operatori stessi. Analisi delle capacità individuali per identificare il compito ottimale da attribuire. 3. Perfetta coerenza tra compito ed individuo nel rispetto delle prescrizioni. Le tecniche da utilizzare devono essere insegnate all’operatore...
Words: 8792 - Pages: 36
...collegati all’esercizio della potestà pubblica, mantenendo come rapporto di diritto pubblico solo quello di coloro ai quali tale esercizio è assegnato o affidabile, ovvero gli attuali direttivi e dirigenti.2 U. CARABELLI e M. T. CARINCI (a cura di), Il lavoro pubblico in Italia, Bari, 2010, p. 34. 2 M.S. GIANNINI, Rapporto sui principali problemi della amministrazione dello stato, 16 novembre1979. Documento disponibile su: www.tecnichenormative.it. Osserva in proposito S. CASSESE (Lo stato dell’amministrazione pubblica a vent’anni dal rapporto Giannini, in Giornale di diritto amministrativo, 2000, p. 99) che “il rapporto Giannini partiva dalla produttività, passava ai costi, alle tecnologie, ai mezzi e al personale e solo alla fine trattava delle strutture e dei 1 15 La teoria elaborata da Giannini, tuttavia, si realizzerà solo molto...
Words: 53581 - Pages: 215
...prova finale in Organizzazione Aziendale Talent Management e Valorizzazione delle persone Docente di riferimento: Angelo Gasparre Candidato: Federico Minato Anno accademico 2013-2014 Sommario Introduzione 2 Capitolo I - Il Talent Management 7 1.1 - L'impresa che passa dal fordismo ad una visione più incentrata sulle persone 7 1.2 - Imprese moderne e concetto introdotto da McKinsey (1997): introduzione al Talent management 11 1.3 - I quattro Pilastri del Talento Management 12 1.3.1 - Recruitment 13 1.3.2 - Performance management 14 1.3.3 - Compensation management 16 1.3.4 - Learning and development 18 Capitolo II - I problemi relativi all'assunzione dei talenti dall'esterno 20 2.1 - I problemi generati nell’ambiente interno 20 2.2 - I problemi derivanti dall’incertezza nell’ambiente esterno 29 Capitolo III - La ripresa della pratica dello sviluppo interno dei talenti 35 Riferimenti bibliografici 52 Bibliografia 52 Libri 52 Articoli scientifici 52 Risorse Web 53 Introduzione Lo scopo di questa tesi è quello di affrontare il tema della Gestione del Talento, tramite una visione critica della stessa. L'elaborato si basa sull'analisi incrociata di una serie di valutazioni ed osservazioni proposte da più autori, ottenute tramite ricerche e studi sul suddetto tema. Dunque, in questa sede si cercherà di analizzare quale sia stata l'evoluzione delle tecniche di Talent Management nel corso dei decenni, spiegando le motivazioni che...
Words: 16032 - Pages: 65
...Caso di studio: AirAsia-La compagnia low-cost più economica al mondo. AirAsia è attualmente affermata come la compagnia low-cost di maggior successo in Asia. Cresciuta dal 2002 al 2009, la compagnia si è ampliata da soli 2 aerei eun business di 200.000 passeggeri a 79 aerei e 11,8 milioni di passeggeri. La sua rete di rotte è cresciuta oltre i confini della Malesia per coprire 10 nazioni dell'Asia del sud-est. La deregolamentazione delle compagnie aeree in tutto il sud est asiatico ha facilitato enormemente l’espansione internazionale. Per sfruttare il mercato dei viaggi low-cost in Thailandia e Indonesia, AirAsia ha adottato la strategia di stabilire joint-venture con Thai AirAsia e Indonesia AirAsia per creare nuovi centri di business a Bangkok e Jakarta. In entrambi i casi, le operazioni di queste società sono state appaltate a AirAsia, che ha ricevuto un canone mensile da queste società collegate. Soffermiamoci adesso sulle fonti del vantaggio di costo per AirAsia. La strategia operativa della compagnia si fonda su vari elementi. AirAsia ha utilizzato un solo tipo di aereomobile, l’Airbus A320. Ciò ha offerto economie negli acquisti, manutenzione, addestramento dei piloti e utilizzo degli aeromobili. A differenza di altre compagnie aeree, AirAsia ha offerto un’unica classe, che ha permesso allo stesso tempo più posti a sedere. Ad esempio, quando si operava suoi Boeing 737, questi sono stati dotati di 148 posti, rispetto a 132 per una tipica configurazione...
Words: 1307 - Pages: 6
...domanda, AGC incomincia ad espandersi internazionalmente dislocando unità produttive nei paesi del sud-est asiatico, per poi approdare tra gli anni 80 e 90 nei mercati europei e statunitensi grazie all’acquisto nel 1981 di Glaverbel e MaasGlas in Europa e di AFG Industries negli Stati Uniti nel 1992, affermando la sua presenza nella maggior parte dei paesi del mondo. Nel 2003 le vendite dei prodotti di vetro contano per il 54%, prodotti elettronici e schermi 24%, prodotti chimici 19% e 3% per gli altri prodotti. Nella maggior parte delle categorie AGC risulta essere il leader mondiale o il secondo maggior competitor. Nonostante l’ottima posizione di AGC nel mercato, Shinya Ishizu, a partire dal conferimento dell’incarico di CEO nel 1998, inizia ad apportare profondi cambiamenti alla compagnia sia dal punto di vista organizzativo che culturale introducendo riforme sulla corporate governance, un nuovo sistema di allocazione delle risorse e valutazione delle performance del management (EVA), col fine di garantire la crescita nel futuro e offrire migliori servizi ai clienti delineandosi definitivamente come una vera impresa internazionale. Tuttavia il processo di cambiamento incontrerà non poche difficoltà e resistenze da parte dei senior managers giustificati dalla forte posizione che la società ha nel mercato e dalla ormai radicata cultura organizzativa...
Words: 2971 - Pages: 12
...ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA CORSO DI LAUREA IN MANAGEMENT E MARKETING LA RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA: IL CASO HERA S.P.A Tesi di Laurea di: Salvatore Gabriele Tata Sessione I Anno accademico 2013/2014 1 2 INDICE: Introduzione……………………………………………………………………………………........5 Capitolo 1 La Responsabilità Sociale d’Impresa………………………………………………………………6 1.1 Il contesto che spinge alla RSI…………………………………………………………………...8 1.2 La Stakeholder Theory…………………………………………………………………………...8 1.3 La relazione tra performance sociali e finanziarie………………………………………………11 1.4 I Benefici di fare RSI……………………………………………………………………………12 Capitolo 2 La Gestione Strategica della Responsabilità Sociale d’Impresa…………………………….….14 2.1 Processi e strumenti……………………………………………………………………………..15 2.2 La Balanced Scorecard………………………………………………………………………….15 Capitolo 3 Gli strumenti della Responsabilità Sociale d’Impresa…………………………………………..19 3.1 Il Codice Etico…………………………………………………………………………………..19 3.2 Particolari standard di comportamento……………………………………………………….....20 3.3 Il Bilancio sociale……………………………………………………………………………….23 3.3.1 GBS…………………………………………………………………………………….23 3.3.2 GRI……………………………………………………………………………………..24 3.3.3 AA1000………………………………………………………………………………...26 Capitolo 4 Il caso Hera S.p.a…………………………………………………………………………………..27 4.1 Il Gruppo Hera…………………………………………………………………………………..27 4.2 Bilancio sociale o bilancio di sostenibilità? ……………………………………………………27...
Words: 10625 - Pages: 43
...Piano di Impresa 2011-2013/2015 Solida creazione di valore per tutti gli stakeholders Basilea 3: vantaggio competitivo per Intesa Sanpaolo, da subito Milano, 6 aprile 2011 Disclaimer This document has been prepared by and is the sole responsibility of Intesa Sanpaolo S.p.A. (the “Company”, and together with its subsidiaries, the “Group”) for the sole purpose described herein. This document and the information contained herein does not contain or constitute an offer of securities for sale, or solicitation of an offer to purchase securities, in the United States, Australia, Canada or Japan or any other jurisdiction where such an offer or solicitation would require the approval of local authorities or otherwise be unlawful (the “Other Countries”). Neither this document nor any part of it nor the fact of its distribution may form the basis of, or be relied on in connection with, any contract or investment decision in relation thereto. The securities referred to herein have not been registered and will not be registered under the U.S. Securities Act of 1933, as amended (the “Securities Act”), or pursuant to the corresponding regulations in force in the Other Countries, and may not be offered or sold in the United States or to U.S. persons unless such securities are registered under the Securities Act, or an exemption from the registration requirements of the Securities Act is available. The content of this document has a merely informative and provisional nature...
Words: 19033 - Pages: 77
...elemento fondante della strategia di impresa? Senior Lecturer Area Strategia e Imprenditorialità, SDA Bocconi erica.corbellini@sdabocconi.it Elisabetta Marafioti Docente Senior Area Strategia e Imprenditorialità, SDA Bocconi elisabetta.marafioti@unibocconi.it LO SCENARIO POST CRISI DEL 2008 HA SEGNATO UN CAMBIAMENTO PROFONDO NELLE ATTITUDINI DI CONSUMO DEI BENI DI ALTA GAMMA. IL PRODOTTO È TORNATO PROTAGONISTA E IL CONCETTO DI QUALITÀ DEL PRODOTTO NON PUÒ PRESCINDERE DA TRACCIABILITÀ, DENOMINAZIONE D’ORIGINE, UN’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO ATTENTA AI BISOGNI DELLE PERSONE E UN CICLO DI PRODUZIONE-DISTRIBUZIONE RISPETTOSO DELL’AMBIENTE. È CRESCIUTA, NELLE AZIENDE DELLA MODA, L’ATTENZIONE ALLA CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY. L’ARTICOLO SI PROPONE DI INVESTIGARE IN QUALE MISURA QUESTA NUOVA SENSIBILITÀ SIA UNA STRATEGIA CONCRETA O SIA PREVALENTEMENTE LIMITATA A OPERAZIONI DI MARKETING. L’ANALISI DELLE POLITICHE DI CSR DI 26 AZIENDE LEADER MOSTRA COME LA RESPONSABILITÀ SOCIALE SIA DESTINATA A DIVENTARE ELEMENTO INTEGRANTE DELLA VALUE PROPOSITION AZIENDALE E PREMESSA DEL SUCCESSO COMPETITIVO. 61 © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Erica Corbellini 0120.art_A1_313_0120.art_A1_313.qxd 09/05/13 11.39 Pagina 62 e. corbellini, e. marafioti economia & management 3 - 2013 la csr nella moda CSR FOR FASHION COMPANIES: MARKETING TOOL OR STRATEGIC PILLAR? The 2008 post crisis scenario has been characterized by a deep change in consumption patterns...
Words: 8985 - Pages: 36
...riscontrate in Italia. In particolare la dimensione delle stesse non permette a queste aziende di intraprendere in modo strutturato dei processi commerciali in maniera individuale. Ciò malgrado la qualità della produzione e la specificità della stessa che rappresenterebbero potenzialmente dei punti di forza soprattutto nei confronti dell’export. Prendendo spunto dal modello organizzativo osservabile nei consorzi agroalimentari italiani, il presente lavoro costituisce un’analisi di fattibilità dell’adattamento di tali modelli alla realtà della Vojvodina. PROBLEMA: Mancanza di supporto per lo sviluppo delle PMI Serbe del settore agroalimentare Obiettivo principale Definizione di una struttura organizzativa aggregativa finalizzata allo sviluppo territoriale della regione ed al miglioramento della coesione socio-economica attraverso la promozione della cooperazione socio-economica nel settore agroalimentare Obiettivi specifici • Analizzare l’esportabilità del consorzio italiano adeguandolo alla realtà della Vojvodina • Promuovere il modello del consorzio • Creare le competenze per la gestione del consorzio • Creare un consorzio sperimentale • Valutare dopo un periodo di esercizio la reale efficacia sul campo del modello introdotto • Individuare delle azioni di miglioramento e analizzare la diffusione del modello anche in altri settori • Creare Centro per lo sviluppo delle PMI Beneficiari: PMI, produttori e autorità...
Words: 3547 - Pages: 15
...Principi di Marketing Philip Kotler – Gary Amstrong Cap. 1 Il Marketing consiste nella gestione di relazioni profittevoli con il cliente e il suo scopo è creare valore per il cliente e ottenere in cambio un valore da quest’ultimo. L’obiettivo del marketing si concretizza nel soddisfacimento dei bisogni del cliente. Se l’operatore di marketing riesce a comprendere i bisogni del consumatore, sviluppare un prodotto ad alto livello e definire strategie di prezzo, distribuzione e promozione efficaci, le vendite diventano una logica conseguenza. In senso generale il marketing è un processo sociale e manageriale mediante il quale una persona o un gruppo ottiene ciò che costituisce oggetto dei propri bisogni e desideri creando, offrendo e scambiando prodotti e valori con altri. Il processo di marketing può essere sintetizzato in cinque fasi: 1. Comprendere il mercato e i bisogni del consumatore il concetto fondamentale alla base del marketing è quello dei bisogni, cioè le condizioni in cui si percepisce uno stato di privazione, i bisogni plasmati dalla cultura e dalla personalità individuale si trasformano in desideri, se supportati dalla potere d’acquisto i desideri danno origine alla domanda di mercato. I bisogni e i desideri dei consumatori possono essere soddisfatti attraverso le offerte di mercato, cioè una combinazione di prodotti, servizi, informazioni ed esperienze rivolte a un determinato mercato per soddisfare un bisogno o un desiderio. (la miopia di mercato è l’errore...
Words: 30201 - Pages: 121