Il tempo
Le vicende narrate nel romanzo sono collocate in un tempo storico determinato, è, infatti, ambientato durante la prima guerra mondiale. Il primo capitolo soltanto si svolge nel 1916, dal secondo in avanti le vicende hanno luogo nel 1917 fino al 1918. Il tempo assume una grande importanza rispetto ai luoghi e ai personaggi, infatti il tempo caratterizza e spiega molti dei loro comportamenti. L’ordine cronologico è quasi sempre rispettato ma nell’insieme la storia è un flashback poiché è narrata con il tempo passato. Il ritmo del romanzo è piuttosto scorrevole e veloce, probabilmente tale aspetto è caratterizzato dall’influenza giornalistica nello stile di Hemingway.
Lo spazio
Le vicende nella storia sono ambientate principalmente nel Nord Italia. Il protagonista Frederic Henry si sposta maggiormente in Friuli, dove avviene la guerra. In seguito si sposta a Milano all’ospedale Americano, dove viene ricoverato poiché colpito da una bombarda. Infine giunge a Caporetto fino a ritirarsi in Svizzera con Catherine, luogo in cui termina l’opera. Le descrizioni sono piuttosto dettagliate ma pur sempre scorrevoli, Hemingway ha a disposizione spazi vasti all’aperto e ciò gli permette di articolare descrizioni analitiche. Lo spazio è prettamente reale, ideato anche dai ricordi di guerra di Hemingway stesso. Lo sfondo del romanzo è cupo, i paesaggi incarnano perfettamente zone di guerra, infatti, spesso Hemingway adotta colori scuri e freddi per descrivere ciò che circonda il protagonista Henry.
I personaggi
Aymo è uno degli ambulanzieri descritti dal narratore durante la ritirata dell’esercito italiano. È anche l’amico a cui il protagonista Henry è più legato. Egli muore, viene erroneamente fucilato da una guardia italiana che l’aveva scambiato per un soldato tedesco. Questo personaggio è simbolo d’innocenza e ciò che rappresenta e il modo in cui viene ucciso sottolinea la stupidità della guerra. Catherine Barkley è la co-protagonista, è un’infermiera inglese della Croce Rossa e viene introdotta nel quarto capitolo dal compagno di stanza di Henry, Rinaldi. Il narratore suggerisce che ella è di statura alta, bionda, dalla pelle bruna e occhi profondi grigi. Durante il racconto spesso viene ribadita la sua bellezza, Rinaldi la definisce addirittura una dea. Ella preferisce Henry a Rinaldi e da subito i due iniziano una storia d’amore. Nel romanzo, Catherine appare spesso melodrammatica, questo modo di essere potrebbe derivare dalla sua passata esperienza di guerra. Racconta del suo fidanzato precedente e della sua cruda uccisione durante la guerra. La ragazza muore a fine libro a causa di una emorragia interna dovuto dal parto. La sua morte simboleggia l’eroismo, infatti dice con fermezza “io non ho paura” lasciando così Henry a se stesso. Catherine è simbolo di sensualità, in netto contrasto con lo sfondo della guerra, anche se la descrizione del suo personaggio è soggettiva perché viene definita attraverso gli occhi di Henry. Bonello è un altro ambulanziere, dal principio vivace, e non vede l’ora di arrivare a Udine. Bonello è un personaggio secondario non di elevata importanza nel romanzo. Egli ha un piccolo ruolo durante la loro fuga, chiede di uccidere il soldato per non aver ubbidito a un ordine di Herny. Bonello lascia il gruppo, preferisce rischiare d’essere imprigionato dai tedeschi piuttosto di fare la fine di Aymo ed essere ucciso dai suoi stessi connazionali. Helen Ferguson è l’amica di Catherine, come lei infermiera alla Croce Rossa italiana. Helen è molto protettiva nei confronti di Catherine e non esita dal metterla in guardia da Henry. Ella rappresenta l’importanza dei legami sociali che si instaurano durante la guerra. Alla fine, benedice l’unione dell’amica e di Henry, più per volere di lei. Il libro narra delle vicissitudini di Frederic Henry durante la prima guerra mondiale. Egli è un americano volontario che serve l’esercito italiano come ambulanziere. Durante il servizio, s’innamora dell’infermiera Catherine Barkley. All’inizio del romanzo viene ferito da una bombarda e viene trasferito all’ospedale americano di Milano. Catherine fa in modo di trasferirsi nel medesimo ospedale così riescono a passare del tempo insieme. Il suo personaggio è particolarmente significativo perché incarna il doversi prendere delle responsabilità. All’inizio del romanzo è evidente che deve maturare, ma le esperienze che vive lo segnano e perciò si auto-istruisce per la morte dell’amata Catherine. Passini invece viene ucciso durante l’attacco che ferisce anche Henry. Egli è un socialista ed è contro l’ideale di guerra, ritiene che la classe sociale resinabile per il paese è causa di guerra. Piani è un autista da’ambulanza sotto la direzione di Henry. Anche se è di rango minore rispetto a Henry è lui che si dà da fare per trovare cibo dopo l’attacco e che guida Henry sulla strada giusta per la fuga con l’ambulanza. Piani ha successo in quanto personaggio secondario poiché di distingue per il suo intelletto. Diviene il cervello del gruppo che alimenta le informazioni e le passa a Henry, in modo da assicurare la sopravvivenza a gran parte dei compagni. Federico Rinaldi è un chirurgo dell’esercito italiano ed è anche il compagno di stanza di Henry. È, infatti, lui a presentargli Catherine. È molto protettivo nei confronti dell’amico e spesso dimostra manifestazione d’affetto nei suoi confronti. Egli spesso lo chiama “pupo”, divenendo una formula chiave nella storia. Egli è uno stereotipo poiché incarna il tipico italiano che si fa trasportare dalla fantasia, provocandogli così lo smarrimento durante il ritiro. Infine, il cappellano dell’esercito italiano, che riesce a stringere amicizia con Henry instaurando così un rapporto basato sull’amicizia e la reciproca fiducia. Il cappellano è soggetto di derisione durante i pasti in pensa dagli altri ufficiali, ma sta al gioco, dimostrando di non essere permaloso.
Tecniche narrative e stilistiche
La voce narrante del racconto è intera, si tratta infatti del protagonista Henry, che ricorda le sue esperienze passate e quindi non essendo onnisciente riesce a descrivere gli episodi nel dettaglio. Essendo all’interno della storia non fa da tramite, ma vive in prima persona le esperienze raccontate nel libro. Lo stile di Hemingway è semplice e piuttosto diretto, perciò il registro linguistico risulta informale. Le tecniche che maggiormente usa sono il discorso diretto e in varie occasioni il discorso indiretto libero. Inoltre, sono presenti lunghe sequenze descrittive, soprattutto all’inizio del testo. L’uso della punteggiatura è sovrautilizzata, infatti, compone frasi molto corte che rendono l’idea delle descrizioni e delle sequenze narrative in modo chiaro.
Temi e messaggi
Le tematiche che vengono maggiormente messe in evidenza sono la dura realtà della guerra e la relazione tra amore e dolore. Come il titolo del romanzo suggerisce, il romanzo si svolge durante la prima guerra mondiale e offre descrizioni magistrali sull’insensata brutalità della violenza. Appunto, una tra le evocazioni più profonde è quella della ritirata dell’esercito italiano. L’uccisione del tecnico da parte di Henry per essersi rifiutato di aiutare dal sollevare l’automobile da fango è significativa per due motivi : lo sfogo violento manifestato è in netto contrasto con il carattere freddo e distaccato di Henry, il lettore non si aspetta un impatto tale. In secondo luogo, l’ambiente in cui viene descritta la scena la deruba della morale. Anche se, l’assassinio è giustificabile in quanto è un prodotto inevitabile della spirale di violenza e disordine della guerra. Sullo sfondo della guerra invece, Hemingway propone una profonda meditazione sulla natura dell’amore. Non appena i due protagonisti si conoscono Catherine racconta a Henry del suo fidanzato precedente e questo episodio determina l’inizio di un gioco destinato a sedurre costantemente Henry. Ambedue trovano conforto l’un l’altro, lei riesce a prendere le distanze dal dolore della sua perdita e lui prende le distanze da tutto ciò che riguarda direttamente la guerra. Henry si dimostra piuttosto comprensivo nei confronti dell’amata, ciò dimostra il suo sconfinato amore per lei e gli permette di fuggire dallo sfondo grigio della guerra. Infine, quando si rifugiano in Svizzera trovano il luogo ideale per ricrearsi, rimarginando il dolore fisico, emozionale e psicologico precedentemente vissuto.
Lo scrittore ha prodotto il testo per motivi personali, indubbiamente ha realizzato il romanzo anche grazie all’aiuto delle sue esperienze personali che in molteplici episodi hanno prevalso rispetto all’immaginazione. Per esempio, il parto di Catherine è verosimile a quello che subisce l’effettiva moglie di Hemingway.
Verso il contesto
Il genere narrativo del libro appartiene indubbiamente al romanzo, che tratta principalmente d’amore con uno sfondo di guerra. Il rapporto tra scrittore e libro è a stretto contatto, infatti, molte delle esperienze personali di Hemingway vengono riportate nel libro. La copertina del libro, una foto di Hemingway durante la guerra ha un peso particolare sul significato del libro, a mio parere Hemingway desidera farne parte e cerca di immedesimarsi nel libro.
Dalla parte del lettore
Ciò che mi ha maggiormente interessata del testo è stata l’abilità di Hemingway di portare avanti due tematiche contemporaneamente, ovvero l’amore e la guerra, senza però trascurare ne l’una ne l’altra. Inoltre, ho particolarmente apprezzato il personaggio di Henry, nel quale mi rispecchio molto. Frederic Henry appare come un ragazzo ancora da formarsi e il cammino che percorre durante il libro lo fa mutare completamento, uscendo vincente dalla tragedia della morte dell’amata. Sa affrontare quest’avvenimento con dignità e seppure la guerra non va per il meglio, e viene a mancare la bella Catherine acquisisce un’esperienza e una maturità invidiabili. Il personaggio che ho apprezzato di meno e che ho trovato poco interessante è stato quello di Catherine. La ragazza sin dall’inizio dimostra di essere apprensiva e piuttosto assillante. A mio parere, il suo carattere troppo vivace non s’instaura bene con il resto del romanzo che al contrario di lei è privo di ogni vigore. Il libro in sé l’ho trovato piuttosto rapido e non sufficientemente minuzioso e la storia d’amore tra Henry e Catherine non mi ha particolarmente soddisfatta in quanto si è consumata troppo in fretta.
Recensione
Addio alle armi è un romanzo ambientato nella prima guerra mondiale che ha come protagonisti Frederic Henry e Catherine Barkley. Henry, ambulanziere e Catherine, infermiera si conoscono in tempi molto duri e da subito tra loro l’amore sboccia sin dal primo momento, ma la guerra e una serie d’interminabili avvenimenti si mettono tra loro modificando i destini di ciascuno. Un libro che lascia spazio all’immaginazione ma che sa apprezzare valori veri come l’amicizia, l’amore e la fedeltà.